Per chi si muove a piedi o in bicicletta proveniendo dalla Lombardia, l’itinerario francigeno presenta la sua prima tappa in Emilia al Guado di Sigerico, il Transitum Padi situato in comune di Calendasco (località Soprarivo) dove è possibile attraversare il Po grazie al taxi acquatico gestito dal sig. Danilo Parisi.
ARGINE/CALENDASCO Giunti sulla sponda piacentina, dopo una sosta rigeneratrice alla Caupona di Sigerico per un momento di ristoro, i pellegrini possono proseguire lungo l’argine del Po fino alla località Masero e arrivare a Calendasco (55 m s.l.m.), antico borgo di grande importanza dell’Alto Medioevo, feudo del vescovo di Piacenza dove i viaggiatori potevano trovare ospitalità nel locale ospizio che fu dei Terziari penitenti francescani, sorto su un precedente xenodochio longobardo (ospizio gratuito per pellegrini e stranieri). Qui si è ritirato per alcuni anni anche San Corrado Confalonieri, nato nel vicino castello che ancora oggi conserva l’architettura di fine XIII – inizio XIV secolo.
STRADA PROVINCIALE Giunti sulla sponda emiliana, dopo una sosta alla Caupona di Sigerico per un momento di ristoro, i pellegrini possono proseguire lungo l’argine del Po fino alla località Masero per arrivare a Calendasco (55 m s.l.m.), antico borgo di grande importanza dell’Alto Medioevo, feudo del vescovo di Piacenza dove i viaggiatori potevano trovare ospitalità nel locale ospizio che fu dei Terziari penitenti francescani, sorto su un precedente xenodochio longobardo (ospizio gratuito per pellegrini e stranieri). Qui si è ritirato per alcuni anni anche San Corrado Confalonieri, nato nel vicino castello che ancora oggi conserva l’archiettura di fine XIII – inizio XIV secolo. Successivamente seguendo le indicazioni si può percorrere la strada asfaltata che conduce sino al ponte del Fiume Trebbia. Dei due percorsi questo è quello più corto ma meno affascinante dal punto di vista paesaggistico.